Internet è pieno di broker online ma quanti di questi possono definirsi sicuri o aspiranti tali?
Come scegliere broker online all’interno di un mondo dove l’offerta e particolarmente vasta?
C’è bisogno di scoprire regole e principi utili per scegliere la cosa che fa meglio per te.
Broker online e intermediari finanziari: cosa sono e come funzionano.
Prima di iniziare a parlare in maniera approfondita su come scegliere broker online è necessario che tu capisca cosa sono gli intermediari finanziari.
Per poter accedere ad un mercato finanziario è necessario passare attraverso un intermediario finanziario. Banche e assicurazioni sono, ad esempio, due istituti che operano come intermediari all’interno di due mondi specifici: quello del credito o della copertura dei rischi.
Esistono degli intermediari finanziari non bancari che concentrano i loro servizi sul dare la possibilità, agli investitori, di accedere ai mercati finanziari in cui si possono utilizzare e scambiare gli strumenti finanziari.
Questi ultimi non sono altro che azioni, obbligazioni, derivati, valute e così via.
Il primo parametro da tenere in considerazione quando pensi ad un intermediario finanziario è la vigilanza, ovvero il controllo e gli accertamenti tesi a verificare il rispetto delle condizioni per l’esercizio dell’attività finanziaria.
Mentre per le banche in Italia la vigilanza è compito della Banca D’Italia, per gli intermediari finanziari non bancari il compito spetta alla Consob, ovvero la Commissione nazionale per le società e la Borsa.
Nel territorio italiano esistono diverse tipologie di intermediari finanziari non bancari: le SIM, le SICAV e le SGR, rispettivamente società d’investimento mobiliare, società di investimento a capitale variabile e società di gestione del risparmio sono i 3 esempi più lampanti a cui puoi pensare.
Dalla fine degli anni novanta in poi l’evoluzione tecnologica ha prima toccato i mercati ed è poi arrivata nelle case di tutti, permettendo anche ai privati di interagire con gli strumenti finanziari direttamente da casa o dall’ufficio attraverso l’utilizzo di un dispositivo informatico come un computer.
La democratizzazione di questi strumenti è ciò che, di fatto, ha fatto nascere il trading online, le criptovalute ed ha moltiplicato il numero di broker online; il termine broker, per inciso, in italiano si traduce proprio con intermediario.
Il broker online non è altro che un intermediario finanziario che, per poter operare, deve possedere una licenza o un’autorizzazione da parte dell’autorità che si occupa di vigilanza nel paese in cui vuole operare.
All’interno dell’Unione Europea le licenze di un paese membro risultano valide anche per tutti gli altri stati; per questo motivo non è raro vedere broker con licenze cipriote, greche o estoni operare anche all’interno del territorio italiano.
Come muoversi per scegliere un broker?
Se sei arrivato fino a qui avrai ben capito che, prima di scegliere un broker online, c’è bisogno di studiare un po’.
La prima cosa da fare è fare attenzione alla regolamentazione del trader e alla sua presenza nella lista nera della Consob, in modo da poter minimizzare il numero di truffe online.
All’interno del territorio italiano i servizi di trading evoluti vengono offerti da un ristretto numero di banche e di società d’investimento mobiliare; i broker esteri invece sono più orientati verso strumenti come Forex e CFD.
La regolamentazione a cui bisogna fare maggiore attenzione è senza dubbio la MIFID (o Markets in financial instruments directive), una direttiva europea applicabile a tutte le tipologie di intermediari.
La presenza di MIFID sul portale di un broker è una buona assicurazione sulla sicurezza della piattaforma. Ogni qual volta che crei un account su un broker online professionale e regolamentato dovrai compilare il questionario relativo al MIFID; la piattaforma utilizzerà poi questo sondaggio per controllare il rischio dell’investitore, in modo da proporre le soluzioni più adeguate alla soluzione senza consigliare i prodotti più rischiosi.
Perché affidarsi ad un broker autorizzato da Consob o da altri enti?
La presenza di autorizzazioni da parte degli enti regolatori rende la piattaforma maggiormente tutelata, specie dal punto di vista prettamente operativo come stabilità della piattaforma, risoluzione dei problemi, contatto tra clienti e broker e così via.
Il rispetto delle regolamentazioni, per di più, ti mette in una posizione migliore dal punto di vista legale. Se un broker segue le normative MIFID, ad esempio, non può utilizzare i fondi che depositi al tuo interno; questi saranno depositati all’interno di conti segregati che non possono essere utilizzati a scopi commerciali, al sicuro anche da eventuali fallimenti.
Il funzionamento dei conti segregati è il seguente: i soldi che hai depositato presso il broker online vengono custoditi all’interno di una banca e intestate a te stesse come depositante. Il denaro non può essere utilizzato in maniera direttamente dal broker online, obbligato per legge a separare il conto.
Attraverso il sistema dei fondi segregati tu come cliente hai un livello ulteriore di sicurezza che ti protegge da eventuali fallimenti e rende più difficili frodi basate, ad esempio, sugli scherma ponzi.
Il fatto che molti broker online legati al mondo Forex o CFD siano falliti durante il corso degli ultimi anni, ad esempio, non è una novità: in molti casi i clienti hanno visto annullato il proprio capitale a causa della non segregazione dei conti.
Cos’altro puoi cercare quando cerchi un broker?
Un altro elemento molto interessante di cui tenere conto quando cerchi un broker è la presenza di un eventuale programma per la protezione dei fondi, una vera e propria assicurazione.
In Inghilterra, ad esempio, il programma FSCS può compensare eventuali perdite del cliente fino a 50.000 sterline in caso di fallimento della società dietro il broker online; in Italia questo problema per la questione dei conti segregati chiaramente non si pone ma, in ogni caso, è sempre meglio informarsi in autonomia su questo genere di possibilità.
Volendo quindi riassumere i punti a cui stare attenti quando si cerca un broker sono 4:
- Sede del broker
- Regolamentazione del broker
- Registrazione presso enti regolatori
- Protezione dei fondi
Alla sede del broker, in ogni caso, è bene fare doppia attenzione per una motivazione ben specifica.
Broker online che trattano in Forex e CFD: perchè stare attenti
Di recente la Consob ha posto delle limitazioni alla vendita in Italia per quanto riguarda i CFD, emettendo anche provvedimenti cautelari nei confronti di alcuni broker specializzati in Forex e CFD dotati di licenza cipriota.
Questo è accaduto perché tali operatori non hanno rispettato le normative vigenti in più occasioni, tanto da venir richiamati anche dalla CySEC (l’ente regolatore cipriota) senza però adeguarsi nella maniera corretta.
Per questo motivo quando si cercano dei broker online affidabili è bene fare particolare attenzione alla sede del broker e al paese che ne regola la licenza, controllando poi sulla lista nera della Consob che trovi sopra lo storico del paese a livello di sanzioni e divieti.
Che tipo di broker online esistono?
A seconda di come operano è possibile trovare diverse tipologie di broker online: gli strumenti finanziari con cui operano ed i servizi che offrono variano di volta in volta ; a rimanere identico è il tipo di regime che conviene utilizzare per la dichiarazione dei guadagni (ne abbiamo parlato con più precisione qui).
È possibile racchiudere, grossolanamente, il mondo dei broker online in queste 4 diverse categorie:
- Broker Full Service
- Broker Forex (e CFD)
- Broker azionari
- Discount Broker
Andiamo con ordine nel descriverli:
- Broker full service: questi sono i broker che offrono il maggior numero di servizi tra consulenza finanziaria, fiscale, ricerche di mercato e così via. Il loro obbiettivo è quello di arrivare ad una pianificazione completa del trading del cliente I costi dei loro servizi sono i più alti tra le varie categorie.
- Broker Forex e CFD: questi sono i broker che operano sulle speculazioni che riguardano le coppie di valute. Questo genere di broker guadagnano dalle commissioni e dallo spread tra bid e ask.
- Broker azionari: questi broker sono quelli che permettono al cliente di accedere al mercato azionario e che acquistano/vendono le azioni per conto del cliente.
- Discount Broker: questo genere di broker si limita semplicemente ad eseguire le operazione che il cliente richiede. La gestione del portafoglio ricade sul cliente stesso ma i costi di gestione e di commissione sono i minori tra tutte le tipologie di intermediario finanziario.
Cos’è Interactive Brokers?
Se parliamo di broker esteri che operano nel territorio Italiano è impossibile non citare IBKR o Interactive Brokers.
Interactive Brokers è un broker online di tipo discount broker che viene regolamentato dalla SEC e dalla FINRA, due tra i più importanti enti regolatori degli Stati Uniti.
IBKR è registrato presso la Consob e anche presso gli altri enti regolatori dei paesi presso cui presta servizio.
A questo bisogna aggiungere che IBKR è una società quotata in borsa con bilanci pubblici facilmente consultabili da chiunque, per un capitale di oltre 7 miliardi di dollari. Per conto dei propri clienti durante il 2019 ha detenuto un patrimonio di circa 140 miliardi di dollari.
La natura di discount broker di Interactive Brokers permette all’azienda di offrire basse commissioni e di offrire anche sconti legati al volume delle negoziazioni. La piattaforma tende a privilegiare i trader attivi, abbassando il costo delle commissioni in base al volume delle operazioni.
La sicurezza di Interactive Brokers è comprovata dalla sua natura di Broker DMA, ovvero che offre accesso diretto al mercato, una differenza molto importante dai broker MM (Market Maker).
Il suo agire come puro intermediario è un aspetto praticamente fondamentale per la sicurezza perché, in sostanza, invece di creare per te il mercato da accesso al mercato mondiale che di per sé segue diverse regolamentazioni.
Esattamente come hai visto sopra IBKR, tramite la segregazione dei conti dei clienti, protegge i loro capitali. La piattaforma prevede regole di segregazione specifiche per alcune categorie di conti ma, in generale, seguono la seguente struttura:
- Una parte dei fondi vengono segregati in conti corrente/di custodia aperti a loro beneficio presso diverse importanti banche, non soltanto USA. Ognuna di queste banche non può detenere più del 5% dei fondi e ciò, in caso di insolvenza o fallimento, permette ai clienti di ottenere gli attivi senza problemi.
- Una parte dei fondi è invece investita in titoli di stato statunitensi; questi sono depositati all’interno dei conti aperti a beneficio dei clienti.
IBKR effettua quotidianamente un ricalcolo di fondi e titoli dei propri clienti, in modo da assicurarsi nella migliore maniera possibile di separare il proprio denaro da quello dell’intermediario.
Se sei stato attento saprai che IBKR separa i fondi segregati dei suoi clienti all’interno di diverse banche. Questo permette all’ente di far si che i depositi bancari siano assicurati da due diverse tipologie di assicurazioni:
- FDIC o Federal Deposit Insurance Corporation: copre fino a 250.000 dollari
- SIPC o Securities Investor Protection Corporation: assicura i conti dei clienti fino a 500.000 dollari ed è un’organizzazione non profit di stampo governativo.
Esistono anche ulteriori assicurazioni che, a richiesta del cliente, possono venir fatte sui propri conti: un esempio è dato dalle assicurazioni effettuate con Lloyd’s, compagnia Londinese che fino a 30 milioni di dollari.
Questa è una rapida panoramica di tutte le caratteristiche che rendono Interactive Brokers uno dei broker extraeuropei più interessanti con cui interfacciarsi, considerati gli standard di sicurezza che propone.
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