Conto trading non dichiarato? Il conto trading va dichiarato sempre. Vediamo insieme alcuni casi e domande frequenti per capire meglio perché e quando si deve dichiarare il proprio conto.
Conto Trading e ISEE: come bisogna comportarsi?
L’ISEE è un indicatore utile a valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari allo scopo di erogare prestazioni sociali agevolate.
Tale indicatore consente ad esempio di ottenere sconti sui servizi di pubblica utilità, quali la mensa comunale per i figli, le prestazioni mediche o altri aiuti.
In tale contesto, dove si collocano le informazioni sui conti trading? Vanno considerati nella dichiarazione?
La risposta è sì, vanno aggiunti alla sezione FC.2 relativa al patrimonio mobiliare.
Tale patrimonio mobiliare include inoltre:
- i titoli di stato,
- le obbligazioni,
- la partecipazione in aziende italiane ed estere.
Conto trading non dichiarato: le scadenze principali
Partiamo dal presupposto che dichiarare un conto trading – in regime dichiarativo – è obbligatorio.
Si adempie a tale obbligo compilando i quadri preposti (RW, RM) in fase di dichiarazione dei redditi con modello unico.
Negli ultimi anni la scadenza è stata più volte posticipata. Per il 2022 tale scadenza è il 30 novembre 2022, per le attività inerenti il 2021.
Niente paura però, nel caso in cui si passi la scadenza del 30 novembre, ci sono ancora 90 giorni per presentare una dichiarazione tardiva. Hai quindi tempo fino a febbraio 2023 per presentare la dichiarazione del tuo conto trading in essere nel 2021.
Una volta passata questa data si è passibili di sanzioni per omessa dichiarazione che partono da un minimo di 250 euro da aggiungere alle eventuali imposte da versare comprensive di mora.
Attenzione perché ormai tutti i broker autorizzati da Consob ad operare in Italia hanno un canale aperto con l’Agenzia delle Entrate a cui inviano i codici fiscali delle persone fisiche che aprono un conto presso di loro.
Non ho plusvalenze, devo comunque fare la dichiarazione?
Sì, l’obbligo di dichiarazione si instaura quando si è titolari di un conto trading estero in regime dichiarativo, a prescindere dai risultati ottenuti.
È sufficiente l’apertura del conto per un giorno nell’anno precedente per essere obbligati alla dichiarazione del conto.
Anche se non ci saranno tasse da pagare sulle plusvalenze, sarà necessario versare l’IVAFE per il conto estero.
Inoltre, non è da sottovalutare il fatto che è possibile riportare le minusvalenze in compensazione per le dichiarazioni degli anni successivi.
Insomma, dichiarare il conto trading conviene sempre.
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Salve, ho aperto un conto Revolut e trading 212 senza però depositare nulla e senza mai aver fatto nessuna operazione ovviamente, uno dei 2 ( trading 212( chiuso subito in fase di controllo identità. Devo dichiarare qualcosa non avendo mai depositato nulla e senza nessuna operazione mai inserita?
Grazie mille.
Buonasera, ho aperto due conti qualche anno fa, è una volta chiusi non riesco più a contattarli per avere le giacenze medie, come posso fare?